La
vita inedita di Quasimodo
Ritorna
ancora vivo e intenso il ricordo di Salvatore Quasimodo nella
cittadina jonica di Roccalumera, che ha dato i natali al padre e
dove c’è la casa nella quale il ‘Premio Nobel” visse fino
all’adolescenza, portato dai genitori a soli pochi giorni
dalla nascita avvenuta a Modica, dove si trovava provvisoria
mente la madre, in quanto il marito vi lavorava come
capo-stazione.
«Un
atto dovuto - dice il figlio del poeta, Alessandro, presente a
Roccalumera - nei confronti di mio padre, nel giorno in cui
ricorrono i 38 anni dalla sua morte avvenuta il 14 giugno del
1968. A Roccalumera, mio padre visse e amò trascorre re le
vacanze con la famiglia; e fu nella casa paterna, che portò la
medaglia del Premio Nobel, quando nel ‘59 a Stoccolma fu
insignito di questa onorificenza».
L’occasione
di ricordare Quasimodo si è avuta grazie all’inaugurazione
della piazzetta a lui intitolata, in via Umberto le alla
presentazione del libro “Un Nobel a Roccalumera”, scritto
dal maestro Carmelo Calabrò, dove vengono raccolte al cune
poesie e scorci di vita, di quanti, come Calabrò, lo hanno
conosciuto. La presentazione del libro, le testimonianze di
amici e parenti su Quasimodo, hanno avuto luogo nell’aula
consiliare del comune, dove, oltre al figlio, si è avuta la
presenza dell’amministrazione comunale, del presidente del
“Parco Letterario Quasimodo” Sergio Mastroeni e di coloro i
quali hanno collaborato al testo, come l’esperta alla cultura
del comune, Nuccia Foti, il sindaco Giovanni Miasi, e
l’assessore alla Cultura Mario Gregorio, il cui auspicio è
stato che il libro possa entrare, non solo nelle biblioteche e
nelle famiglie, ma che il messaggio poetico, presentato il libro
di Calabrò sul poeta possa penetrare nel cuore e nella mente di
tutti. Presenti inoltre, numerosi cittadini e parenti del poeta,
che il sindaco ha ringraziato assieme al concittadino Calabrò
per aver regalato al paese un mo mento di alta cultura e per
aver reso no ti episodi inediti.
«L’opera
- ha detto Miasi - ha portato alla luce episodi e testimonianze
che appartengono alla intimistica paesana, è per questo
oltremodo importanti». Durante la manifestazione,
l’attenzione dei presenti è sempre stata alta, ma è divenuta
quasi magica nel momento in cui e Alessandro Quasimodo ha
recitato la poesia del padre, “Lettera alla Madre”. Calabrò
ha poi chiuso la manifestazione con un ultimo apprezzamento
“dell’uomo’ Salvatore Quasimodo.
MELINA
SCARCELLA
(La
Sicilia) del 16/06/2006 Roccalumera
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