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La formazione che dura una vita

Come si trasforma Socrates II: il Life Long Learning Program 

di Elena Maddalena e Angela Miniati

11 Ottobre 2006
  

Il 31 dicembre 2006 si realizzerà un importante passaggio: Socrates II diventerà LLLP, LifeLong Learning Program. La scelta del nome segnala in maniera chiara l’idea di continuità con la fase precedente, ponendo l’accento sulla formazione lungo tutto l’arco della vita.

L’educazione degli adulti costituirà infatti uno dei quattro elementi fondamentali del Programma, che si articolerà in Comenius, Erasmus, Grundtvig e Leonardo. È previst
o inoltre il cosiddetto “programma trasversale”, mirato alla cooperazione politica nel settore del lifelong learning, alla promozione dell’apprendimento delle lingue, allo sviluppo di contenuti, servizi e soluzioni pedagogiche innovative basate sulle nuove tecnologie. Sarà confermato il programma "Jean Monnet" e ancora possibile avviare partenariati (gli attuali progetti Grundtvig 2) e progetti multilaterali tesi allo sviluppo e al trasferimento di prodotti innovativi e buone pratiche. Confermati anche i progetti di cooperazione e le reti in settori tematici di importanza per l’educazione degli adulti.

Le attività di Grundtvig, una delle azioni più innovative della seconda fase di Socrates II fondata sull’idea del lifelong learning, continueranno quindi a far emergere il mondo della formazione degli adulti. Un mondo sino a pochi anni fa marginale, non per la sostanza delle iniziative ma per la scarsa visibilità del lavoro svolto da tanti operatori, docenti, formatori nelle diverse istituzioni formali e non formali.

Dal 2001, anno del suo avvio, Grundtvig ha permesso lo sviluppo di molte attività di cooperazione transnazionale per le istituzioni impegnate nell'educazione permanente. Il progetto si rivolge ai soggetti che operano in vari contesti di formazione, permettendo loro di intraprendere percorsi educativi europei focalizzati sull’apprendimento lungo tutto l’arco della vita. I beneficiari dell’azione appartengono di solito al sistema educativo formale come istituti scolastici, universitari e centri territoriali permanenti ma sempre più spesso sono coinvolte associazioni onlus, università popolari e altri enti che offrono opportunità di istruzione non inserite in un curricolo riconosciuto a livello ufficiale. Con Grundtvig abbiamo scoperto che infiniti sono gli esempi, gli spazi, le occasioni in cui avviene un processo di formazione e per questo il programma si rivolge anche ai settori dell’apprendimento informale, in ambiti in cui si impara in modo non programmato e al di fuori delle strutture educative “convenzionali”: un museo, una biblioteca, un’associazione di volontariato, un carcere...

Le opportunità offerte da Grundtvig sono molteplici mirando al miglioramento della qualità dell'educazione degli adulti e rendendo accessibili a tutti i cittadini europei le opportunità di apprendimento lungo tutto l'arco della vita. Quando un’istituzione presenta un progetto Grundtvig si pone vari obiettivi: due di questi sono la promozione della formazione del personale e la creazione di prodotti efficaci e trasferibili come la diffusione di buone pratiche.

Nell’ambito delle azioni a livello comunitario, con selezione delle candidature da parte della Commissione europea, nel 2006 si è avuta una significativa partecipazione delle istituzioni italiane. Le candidature di progetti di cooperazione Grundtvig 1 approvati sono 21. In questi anni l’Agenzia Socrates Italia ha visto una crescita costante nella presentazione di candidature per partenariati di Apprendimento Grundtvig 2: dalle 71 candidature del 2001, nel 2006 siamo passati a ben 395! Ogni anno i progetti autorizzati in Italia rappresentano circa il 60-70% delle domande pervenute.

I beneficiari provengono da tutti i settori – formali e informali - dell’educazione per adulti. Sono stati finanziati progetti presentati dai Centri Territoriali Permanenti, istituzioni, organizzazioni ed enti che forniscono educazione

 

ad adulti, associazioni non-profit, organizzazioni culturali anche private, autorità pubbliche e scuole. Moltissimi sono stati i temi di interesse affrontati nei progetti: dalla cittadinanza attiva ed europea all’inclusione sociale, passando attraverso l’intercultura, la lotta al razzismo e all’intolleranza, l’orientamento volto all’acquisizione di qualifiche di base e professionali.

Grundtvig prevede anche borse individuali per la formazione, denominate borse Grundtvig 3. In pratica questa attività contempla dei finanziamenti per permettere a chi lavora in strutture impegnate nell’educazione degli adulti di seguire corsi per migliorare le proprie capacità educative. Oltre ai corsi di formazione, è possibile richiedere finanziamenti per svolgere attività all’estero nel settore non formale e informale dell’educazione: stage, seminari e workshop presso organizzazioni pubbliche e non governative e centri educativi.  Anche l’azione Grundtvig 3 è cresciuta, con un trend positivo nel numero di domande pervenute all’Agenzia Nazionale Socrates Italia: dalle 38 del 2001 siamo passati alle 130 del 2005.
Fra le novità è previsto l’assistentato europeo che offrirà un percorso di formazione pratica a giovani impegnati nella formazione per adulti. Sarà inoltre possibile finanziare la mobilità per discenti adulti, attraverso la loro partecipazione a seminari di apprendimento in Europa e attività di volontariato. I seminari saranno incontri residenziali interattivi di apprendimento su un tema di comune interesse e si rivolgeranno principalmente a soggetti adulti, con priorità ad anziani, disabili e soggetti svantaggiati.

La formazione che dura una vita: una frase da cui emerge l’esigenza di aggiornare e approfondire, con il trascorrere degli anni, le proprie conoscenze e competenze, condividendo e riscoprendo in ogni luogo di incontro la propria identità europea.

Oggi abbiamo raggiunto una maggiore familiarità con il concetto di "società basata sull’economia della conoscenza", intesa come una vera e propria condivisione del patrimonio comune, vissuto non solo come uno spazio culturale condiviso ma anche come un reale, concreto bisogno di apprendimento.

Articolo tratto dal sito www.indire.it

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