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PICCOLE STAZIONI, LUOGHI DI ARTE E CULTURA - I risultati del convegno di Certaldo

(27 novembre 2002) Il 23 e il 24 novembre si è svolto nel salone Unicoop a Certaldo, in provincia di Firenze, il convegno “1849-2002 La cultura del treno: la stazione, il treno, il viaggio”. Con il patrocinio della Regione Toscana e della Regione Emilia-Romagna il convegno è stato organizzato dal Comune di Certaldo, dall’associazione Legambiente, dal Circondario Empolese-Valdelsa e dalla Provincia di Firenze. Uno dei temi centrali proposti dal convegno è stato quello di delineare il ruolo delle linee ferroviarie regionali e delle piccole stazioni, in armonia con l’esigenza di salvaguardare l’ambiente e promuovere nuova occupazione. Accanto a questa riflessione l’assessore del comune di Certaldo Giancarlo Poli ha presentato ai partecipanti una nuova edizione del “Treno che suona”, un convoglio ferroviario carico di artisti che sulla tratta Certaldo-Bologna-Firenze-Licata intrattenga il pubblico e sappia ricordare le figure del leader dei Nomadi Augusto Daolio e della cantante folk Rosa Balestrieri. Numeroso il pubblico in sala ad ascoltare i relatori presentati dal sindaco di Certaldo Rosalba Spini e dall’assessore Giancarlo Poli. Nella  mattinata di sabato, dopo gli interventi di Mirna Migliorini, assessore ai trasporti della Provincia di Firenze, e del Sindaco di Empoli Vittorio Bugli, che hanno ribadito la necessità di favorire il trasporto ferroviario minore, si è assistito ad una serie di interventi qualificati di esperti delle problematiche legate alla tematica proposta. A questo proposito sono da segnalare gli interventi dell’architetto Edoardo Zanchini di Legambiente, dell’ingegner Fiorenzo Martini della Direzione regionale di Trenitalia, dell’ingegner Angelo Pezzanti responsabile della Direzione Compartimentale, di Andrea Pini del Comitato pendolari Empolese Valdelsa, del professor Stefano Maggi dell’Università di Siena.

Riduttivamente si può dire che al centro di questi interventi c’è stata la constatazione che la società italiana sconta un grave ritardo culturale sull’importanza e la necessità del trasporto collettivo, a causa di una lunga stagione che ha visto l’automobile ed il trasporto individuale come un traguardo esistenziale per intere generazione. Ora a causa di diversi problemi, che vanno dalla sicurezza stradale ai tempi eccessivi di percorrenza, certe scelte vanno riviste e la regionalizzazione delle rete ferroviaria può in tal senso essere decisiva, come hanno fatto notare Luciano Ghelli, consigliere della Regione Toscana e MarioLuigi Bruschini, assessore alla Protezione Civile e difesa del suolo della Regione Emilia-Romagna. Durante i lavori della conferenza il tema di fondo che ha sostenuto l’iniziativa dell’assessore Poli ha tracciato un percorso in cui tutti si sono ritrovati, amministratori ed utenti: l’impegno comune affiché il patrimonio ferroviario non sia svenduto e venga utilizzato per i suoi scopi originali di luogo di incontro e socializzazione. Potenziare il trasporto ferroviario e mirare a risolvere il problema dell’inquinamento e del traffico, contribuire a al miglioramento della qualità della vita, formare nuova occupazione. Insieme alle relazioni degli studiosi il pubblico ha potuto seguire performance gradevoli presentate da grandi artisti, come il musicista Fabio Pianigiani ed il cabarettista Gianni Giannini. La presenza di momenti di spettacolo ha ribadito la necessità di realizzare luoghi d’incontro e di cultura evidenziando come per questo scopo sia necessario recuperare i locali dimessi delle ferrovie statali.

Il tema del viaggio è stato ripreso da Vittorio Bonetti in occasione del concerto di sabato sera a Certaldo, alla “Speranza”, con il significativo titolo “L’Appennino che unisce”. Il cantautore romagnolo ha proposto numerosi brani di altri artisti, ma a fare da colonna sonora è stato il suo “Coincidenze”: un testo che ha visto la luce proprio nella città del Bocaccio, in una passata edizione de “La cultura del treno”. Una canzone, tratta dal suo cd “Anime marine”, che si presenta come un percorso immaginario dal quale scaturiscono interessanti “incontri” di stazione in stazione, con figure chiave della canzone d’autore italiana, come Tenco e De André, Battiato e Guccini. E con Augusto Daolio, la storica voce dei Nomadi, il grande viaggiatore destinatario di numerosi omaggi a Certaldo. 

Il tragitto vero è stato invece quello della domenica mattina: tutti in carrozza, nella storica littorina del 1951 che da Firenze ha raggiunto la stazione di Certaldo. Lo hanno chiamato il convoglio degli artisti per la presenza di Carlo Monni, indimenticabile “Vitellozzo” in “Non ci resta che piangere” di Benigni e Troisi, il poeta Altamante Logli, rara figura di improvvisatore di canti in ottava rima e poi l’attore Alessandro Quasimodo, il figlio del grande poeta Salvatore, premio Nobel per la Letteratura nel 1959. Il treno ha sostato a Signa. Montelupo Fiorentino, e poi a Empoli, dove si è esibita in un’apprezzata performance l’orchestra Fiati sprecati di Firenze. Alla stazione di Ponte a Elsa, un’altra festa per l’accoglienza della littorina e poi a Castelfiorentino il piccolo concerto dedicato a Rosa Balistreri, la cantante folk siciliana, nativa di Licata, che proprio a Castelfiorentino visse poco prima della scomparsa avvenuta nel settembre 1990. Rocco Giorgi (il chitarrista della Balistreri) e Anna Granata, stupenda interprete, hanno riproposto due brani del vasto repertorio di Rosa. Alla stazione di Certaldo, altri contributi per la salvaguardia delle piccole stazioni e per la valorizzazione delle linee ferroviarie regionali. E’ intervenuto tra l’altro Sergio Mastroeni, presidente del parco Letterario della stazione di Roccalumera (Messina), dedicato a Salvatore Quasimodo. I viaggiatori hanno assistito poi alle improvvisazioni di Carlo Monni e di Altamante Logli e all’omaggio di Alessandro Quasimodo al padre e a poeti quali Govoni, Palazzeschi e Giorgio Caproni, con il “Congedo del viaggiatore cerimonioso”. Una visita a Certaldo alto, un riconoscimento al cantastorie Mauro Chechi, e poi la partenza di tutti i passeggeri, di nuovo verso Firenze Santa Maria Novella

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