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Maghi e magie

 
Nella mia commedia "Pagnocco", in scena in questi giorni, io stesso dico queste parole: "La divinazione è un'arte antica, che rientra nelle migliori tradizioni di tutti i popoli civili". Ciò è vero, ma è anche vero che la divinazione, o magia che dir si voglia, è proprio e soltanto un'arte, che nulla ha di scientifico e di reale. Ciò è stato dimostrato in migliaia di occasioni e tutti lo sappiamo. Ma come si dice? "Non è vero, ma ci credo". Così, grazie alla debolezza e alle incertezze dell'animo umano, soprattutto in determinati periodi della vita, maghi e maghetti riescono a prendere in giro tante brave persone, che, nella migliore delle ipotesi ci rimettono qualche sordino, nella peggiore, anche, qualche volta, la vita.

La cosa che più irrita la gente di buona volontà è la presenza di questi ciarlatani in televisione e su vari mezzi di comunicazione, presentati come maestri, professori, professionisti della magia, cioè di niente. Sono soltanto professori del bla bla bla: venditori di fumo. Noi li chiamiamo: "'Nduvina vintura", e non credo che il fatto di apparire in televisione li differenzi molto dalla zingara che ti ferma per strada e ti vuole leggere la mano. Nulla esiste di quello che vogliono "infinocchiarci". La vita dell'uomo scorre secondo la legge delle azioni e delle reazioni, per cui non si può conoscere il futuro. Bisogna stare attenti, soprattutto quando questi promettono guarigioni e altre robe del genere, particolarmente facendo leva sul sentimento religioso degli altri. La religione e la magia camminano su due strade che non s'incontrano mai. Scoraggiamo questi ciarlatani e mandiamoli a rompere le zolle di terra.

Carlo Barbera

 

 
 
 

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