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21.07.2006 - [NEWS]

LAVORATORI EX SMEB: INCONTRO TRA LA PALUMBO E I SINDACATI

Si è svolto stamani al Comune il vertice convocato dal sindaco Genovese, tra la Palumbo e i sindacati per discutere del riassorbimento dei lavoratori ex Smeb.
Consolidare la resa produttiva dell'azienda e dare risposte a breve per il possibile reingresso degli ultimi lavoratori ex Smeb, secondo quanto previsto dal piano industriale. 
Questo è quanto emerso dal vertice convocato dal sindaco Francantonio Genovese, che ha riunito attorno ad un tavolo, a Palazzo Zanca, i rappresentanti sindacali Franco Spanò, segretario generale Cgil e Vincenzo Sgrò, Fiom- Cgil; Maurizio Bernava, segretario generale Cisl e Vincenzo Cambria, Fit- Cisl; Costantino Amato segretario Uil e Pasqualino Rizzo, Uilm; Antonio Palumbo, in rappresentanza della Palumbo s.p.a; Giovanni Grasso e Ivo Blandina rispettivamente direttore e vicepresidente di Confindustria; Mario Chiofalo, segretario generale dell'Autorità portuale e Carlo Mastroeni presidente dell'Ente Porto.

Il sostegno dell’amministrazione – ha detto Genovese - va pienamente agli ultimi venti ex dipendenti Smeb, che attendono risposte concrete per il loro futuro occupazionale ed alle forze sindacali
E' aperto il dialogo con l'impresa Palumbo e le Istituzioni, che stanno consentendo la ripresa delle attività del cantiere e del bacino di carenaggio. L’avvio delle attività della Palumbo, che ha regolarmente vinto una gara d’appalto, ha avuto obiettivo di rilanciare il settore, assorbendo in organico gli ex dipendenti della Smeb e creando anche nuove prospettive occupazionali, secondo un piano industriale che punta a potenziare l’area messinese ed a farne un polo cantieristico di rilievo ed è questo un traguardo a cui tutti dobbiamo puntare”. 

L'impegno - è stato ribadito dalla Confindustria - che ha ricordato come dopo l'aggiudicazione delle aree ex Smeb alla Palumbo SpA, azienda che da tre generazioni si occupa di costruzioni e riparazioni navali, si sia concordato di inserire gradualmente nel proprio organico anche tutte le maestranze provenienti dall’impresa precedentemente fallita. 
Ad oggi il programma di investimenti e di assunzione delle maestranze ex Smeb è in anticipo rispetto a quanto previsto ed insieme con la collaborazione istituzionale e delle forze sindacali, si potrà perseguire il processo di crescita già programmato. 
Antonio Palumbo ha poi ricordato che si è ottenuta la concessione a marzo anche a fronte di un programma di investimento che prevedeva nei primi sei mesi il rientro di 25 unità e da completarsi fino a 81 unita entro i 2 anni dalla data di inizio attività. 
Dopo aver già assunto 42 unità, di cui 32 ex Smeb, il cantiere – ha sostenuto Palumbo - ha provveduto ad un graduale affiancamento di nuovo personale locale, qualificato cosi come espressamente indicato nel piano industriale. 
Oltre alle 32 unità, l’azienda ha richiamato al rientro ulteriori 7 unità ex Smeb, senza accettazione. 
Per i sindacati occorre operare sui due fronti dell'assorbimento del personale e delle nuove assunzioni, legando le strategie occupazionali allo sviluppo dell'azienda, ma in linea con il piano industriale, e puntando comunque al consolidamento del Distretto della cantieristica per un progetto complessivo da elaborare privilegiando strutture e professionalità del territorio. 
Grazie al tavolo tecnico svoltosi al Comune è stato quindi concordato di puntualizzare nei prossimi giorni, da parte dei sindacati e Confindustria, una serie di momenti di incontro che dopo la pausa estiva saranno affrontati con la Palumbo, con l'obiettivo comune di recuperare lo spirito che ha consentito l'insediamento a Messina dell'impresa napoletana e continuare ad operare al consolidamento del Distretto della cantieristica ed allo sviluppo delle aziende che vi operano. 
Il cantiere navale Palumbo – come si ricorderà - ha siglato un’intesa con il gruppo armatoriale partenopeo Marnavi per la costruzione di due chimichiere più altre due in opzione. 
Le navi avranno una stazza di 7.500 tonnellate, saranno lunghe 106 metri e larghe 19 e verranno realizzate nel cantiere di Messina, tornato in piena attività. 
La società cantieristica partenopea ha inoltre già effettuato investimenti per il ripristino dell’attività, che sono stati necessari a causa della fatiscenza delle aree di 76 mila metri quadri, dopo tre anni di abbandono, ed ha acquisito e portato a termine tre commesse; nel bacino di riparazione sono infatti entrate tre imbarcazioni in pochi giorni: una nave da crociera della MSC, una bulk carrier del gruppo Romeo e una bitumiera della Petrolmar.

 

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