MESSINA\ aise\ – Si chiama “Imparo la lingua italiana” il
progetto europeo la cui presentazione è in programma l’11
settembre al Parco Letterario Salvatore Quasimodo di
Roccalumera, comune in provincia di Messina. Dopo
l’intervento iniziale del project manager Carlo Mastroeni
sono previsti gli interventi di Joe Farrel, direttore del
dipartimento di italianistica presso l’Università di Glaglow
(UK), e di Sergio Mastroeni, presidente del Consorzio
Intercomunale “La Terra Impareggiabile di Salvatore
Quasimodo”. Partner dell’evento, oltre ovviamente al Club
Amici di Salvatore Quasimodo, la San Giorgio editrice Spa,
l’Associazione Culturale “Coltiviamo la Pace”, l’”Association
Amities Crillonnaises” (FR), l’”University of Strathclyde” (UK)
e l’Euro-Lingua Kozpont di Debrecen (HU).
Come affermato dal
project manager del progetto, Carlo Mastroeni, “Imparo la
Lingua Italiana” nasce dalla convinzione che nonostante gli
sforzi fatti dai Paesi membri dell’Ue, risultano essere
trascurati o non ancora adeguatamente conosciuti da un
numero significativo di adulti i benefici potenziali
derivanti dalla conoscenza e dall’uso di un’altra lingua in
aggiunta a quella madre. Il progetto, aggiunge lo stesso
Mastroeni, si propone di insegnare, attraverso una nuova
metodologia la lingua italiana a studenti stranieri tra i 18
e i 60 anni, che vogliono conoscere, apprendere e imparare
un’altra lingua oltre a quella madre. Punto di forza del
progetto è l’alta professionalità e preparazione dello staff
che può contare su personale altamente specializzato, in
grado di fornire a tutti gli studenti, sin dai primi giorni
di frequenza, un apprendimento veloce e approfondito della
lingua italiana, gestendo e realizzando la formazione degli
stessi attraverso delle linee guida che saranno definite
subito dopo aver testato capacità e conoscenze dei singoli
studenti al fine di inserirli ad un livello di apprendimento
consono alla propria preparazione di base.
Il progetto si
avvarrà della collaborazione di alcuni Istituti Italiani di
Cultura siti in varie capitali, primo fra tutti l’Istituto
Italiano di Cultura di Vienna, che con il suo direttore,
Dante Marianacci, è stato tra i primi ispiratori della
proposta progettuale. (aise) |