LETOJANNI . Si rinforza l’Udc nel
versante jonico della provincia di Messina, in seguito al
passaggio nelle file del partito di Casini dell’avv.Carlo
Mastroeni e di una nutrita schiera di altri compagni di
cordata, staccatisi dal Pdl ed in particolare dalla corrente
del messinese Antonio D’Aquino. L’ingresso di questi ultimi
nella formazione politica centrista, in Sicilia
rappresentata dal sen. Totò Cuffaro, è stata formalizzata
nel corso di un meeting, svoltosi, ieri pomeriggio,
nell’auditorium di un hotel, alla presenza dello stesso
ex-governatore dell’isola, di Saverio Romano, segretario
regionale, e degli assessori Antonello Antinoro (Beni
culturali e Pubblica istruzione) e Pippo Gianni (industria).
Si tratta di una sorta di federazione di questo gruppo di
sindaci, amministratori, e vecchi aderenti al Pdl,
denominatisi “Liberali e democratici di centro”, che hanno
deciso di intraprendere un nuovo percorso politico, andando
loro ormai stretta l’appartenenza al centrodestra, “un
partito senza regole –lo ha definito Mastroeni, nominato
coordinatore del gruppo – con comportamenti incomprensibili
, scelte senza criterio e di privilegio, campagne
persecutorie comprese”.
Un divorzio che era nell’aria da
tempo e che, dopo una pausa di riflessione, si è concretato
con l’approdo in una forza politica con spiccate
caratterizzazioni “liberaldemocratiche ed europeiste”. “Un
partito – ha avuto modo di sottolineare Mastroeni - che ha
dimostrato di avere ancora un peso notevole in Sicilia ed in
altre parti del territorio nazionale, impegnato in tante
battaglie non ultima quella delle legge elettorale che
prevede il mantenimento delle preferenze, garantendo un
rapporto diretto elettore-eletto, nonché la captazione dei
fondi regionali, inaugurata dal governo Cuffaro, e tante
altre”.
Un atteggiamento di stimolo al governo, ha auspicato Mastroeni, affinché non si receda dai livelli di spesa
raggiunti, cogliendo altri obiettivi. Quest’ultimo, assieme
ai nuovi compagni di viaggio (Antonio Garufi di Roccalumera,
Natale Rigano di Santa Teresa, Carmelo Moschella di Furci,
Giuseppe Briguglio di Mandanici, Sebastiano Pinto e altri)
cercherà di dare un notevole contributo per la risoluzione
delle problematiche, relative anche ai due versanti della
provincia.
ANTONIO LO TURCO