Il 14 Giugno
1968 mentre presiedeva la giuria di un premio letterario ad
Amalfi , Salvatore Quasimodo era colto da infarto nelle
stanze dell’Albergo Cappuccini. Immediatamente soccorso si
tentava di salvargli la vita, trasportandolo in macchina
all’Ospedale di Napoli. I giovani poeti che partecipavano
al premio si prodigarono, primi fra tutti l’amico Peppino
Liuccio. Ma i tentativi di rianimazione furono vani.
Scompariva un grande Poeta, un intellettuale , un uomo che
si era sempre battutto per il progresso e la giustizia
sociale.
Domani 14 giugno 2008 si terranno commemorazioni in tutto il
mondo.
A
Roccalumera, cittadina quasimodiana per eccellenza, essendo
il luogo dove ha sempre vissuto la famiglia Quasimodo, dopo
una cerimonia nell’Aula Consiliare, il Sindaco di
Roccalumera, Avv. Gianni Miasi ed il Presidente del Parco
Letterario Avv. Sergio Mastroeni, porranno una corona di
alloro, in Piazza Quasimodo, ai piedi del monumento
dedicato al Poeta.
La Gazzetta del Sud a cura del
critico Sergio Palumbo, dedicherà una pagina all’evento.
La Sicilia ha
pubblicato una pagina lo scorso 9 giugno, e centonove ha
pubblicatao nella edizione del 30 maggio u.s.
La stampa
italiana e internazionale è mobilitata per la ricorrenza.
A Vienna presso
l’istituto di Cultura italiana, Dante Marianacci ed
Alessandro Quasimodo, presiederanno ad una cerimonia
commemorativa, con altre grandi personalità della cultura
internazionale , alla quale era stato invitato anche l’Avv.
Sergio Mastroeni.
Per il
quarantennale della morte di Salvatore Quasimodo, premio
Nobel 1959, l'Accademia Mondiale della Poesia di Verona,
guidata sin dalla fondazione, nel 2001, da Nadir M. Aziza,
ex alto funzionario dell'Unesco e poeta tra i più noti
dell'area francofona, ha presentato nella prestigiosa Villa
Giusti del Giardino (uno dei più bei giardini d'Europa,
illuminato a giorno per l'evento di venerdì notte 28 marzo),
uno spettacolo singolare e in un certo modo innovativo.
Si è
trattato di uno show musicale/poetico condotto dal cantante
Alberto Fortis, dedicato al poeta siciliano, con la
collaborazione di Alessandro Quasimodo, figlio del
premio Nobel, come voce narrante. Fortis e il musicista
Francesco Sicari hanno messo in musica alcune tra le più
belle poesie di Quasimodo, narrando quindi una specie di
storia attraverso le parole poetiche, in una forma che si
avvicina al musical. I testi tradotti in canzoni sono i
seguenti: Dove
morti stanno ad occhi aperti,
Nel giusto tempo
umano,
Nell'antica luce delle
maree,
Insonnia
(necropoli di Pantalica),
Isola,
Lettera,
Forse il cuore.
In apertura è stata aggiunta anche una poesia di Maria
Cumani, moglie del poeta e madre di Alessandro:
Nenja.
L'acme, che ha trascinato il foltissimo pubblico, è stato la
lettura, con sottofondo musicale finalmente tenero e dolce,
della Lettera
alla madre, proposta dalla
voce profonda e appassionata di Alessandro, che ha reso
drammatico ed elegiaco insieme questo testo, una delle più
belle poesie del Novecento dedicate alla madre.
Il progetto di
Fortis era stato presentato durante il 1^ Premio
Internazionale di Sceneggiatura Quasimodo, organizzato dal
Distretto Taormina – Etna e dal Parco Letterario Quasimodo
di Roccalumera.
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Tratto da
www.corriere.it
pubblichiamo:
POETICAMENTE CANTARE LA POESIA
- L'orchestra, formata appositamente con il
nome di QProjet,
ha eseguito con un timbro da concerto rock le musiche che
invece su CD sono molto più morbide e moderate. Fortis e
Sicari per le partiture e Franco Frassineti per gli
arrangiamenti hanno utilizzato derivazioni e influenze
derivanti dalle tradizioni rock, soul, rith and blues,
gospel. Un forte gioco di contaminazioni che ha generato
forti suggestioni. E tuttavia si possono e si devono fare
delle critiche: 1) c'è stato un eccesso di percussioni non
consono allo spirito della parola quasimodiana; 2) le parole
erano quasi sempre disperse dall'arrangiamento musicale che
spesso trascinava verso il rock puro.
Sopra le righe ci è anche
sembrato l'inserto di tre "pezzi" del repertorio storico di
Alberto Fortis (Così
come allora,
Settembre e
La sedia di lillà),
molto coinvolgenti, ma che sembravano a se stanti nel
contesto della serata intitolata
Poeticamente cantare la
poesia. Il progetto del gruppo
QProjet, che si
è costituito per l'occasione (oltre i già citati, Chiara Del
Vaglio alle tastiere, Alberto Viganò al basso, Enrico
Ferraresi alla batteria, i danzatori Tiziana Lambro e Andrea
Verziceo, regista Fiammetta Ravot, inoltre la cantante Rita
Melany Freni, con una voce potente e modulata tra lirca e
fughe rinascimentali), è di portare in tour lo spettacolo, e
sarebbe una cosa ottima. Ma è da mettere ancora a punto, in
modo più fruibile, il rapporto tra il tono dell'esecuzione
orchestrale con le canzoni/poesie quasimodiane. Intanto è
stato già prodotto il CD
Quasimodo Concert
(edizioni Idillium), in cui giustamente non compaiono i
pezzi personali di Alberto Fortis."Abbiamo carnalizzato la
poesia di Quasimodo - ci ha spiegato Fortis. - L'equilibrio
da trovare non era facile.
Volevamo che il mondo poetico
di Quasimodo arrivasse ai giovani, perciò abbiamo impiegato
vari generi musicali in una contaminazione credo efficace.
So però che c'è ancora molto da lavorare per rendere tutto
più fluido. La deriva metafisica dei testi di Quasimodo
comunque si evidenzia forte in tutto lo spettacolo. Abbiamo
cercato di conciliare la qualità dell'esecuzione con la
necessità di rendere appetibile la poesia di Quasimodo
soprattutto tra i giovani più sensibili alla musica che alle
parole".
Finale: ci auguriamo che
iniziative come questa proliferino e che perciò la poesia
vada verso un pubblico sempre più vasto anche grazie alla
musica - come del resto era in principio, quando gli aedi si
fermavano nelle piazze a raccontare le "gesta" sorprendenti
degli eroi e degli sconfitti. Ma chi le realizza deve tener
conto che non può la parola essere soverchiata dalla musica,
piuttosto ne deve essere esaltata.
Prima dello spettacolo, a
Quasimodo sono stati dedicati gli interventi critici di
Gilberto Finzi (storico curatore di Tutte
le poesie (Mondadori) del poeta) e di Rosalina
Salina Borello. Alessandro Quasimodo ha aggiunto un recital
con i testi del padre dal titolo
Quasimodo, operaio di sogni.
Una festa, un evento, un
omaggio. Da ricordare. |