Oggetto:
Adesione a Movimento Politico
Dopo un attenta e profonda analisi degli ultimi avvenimenti in
ordine alle passate consultazioni elettorali, che hanno
profondamente segnato il mio modo di percepire la politica ed
interpretarne fatti, parole e situazioni orbitanti attorno alla
mia persona, non posso non avanzare delle riflessioni sul
proseguimento della mia attività di presenza politica e
propositiva sul territorio, soprattutto a mente della “casacca”
che ho indossate e di quella che per coscienza dovrò indossare
in futuro.
E il mio rammarico sta tutto nella mancata considerazione di un
ruolo, inteso come “aspettativa di comportamento (definizione
sociologica, per chi non la sa)” che la mia persona, nei momenti
topici, precedenti l’avvio della Campagna elettorale ha dovuto
“subire” quando si trattava di proporre, più che imporre,
persone, idee, progetti e stili in una situazione complessa come
quella jonica e santateresina in particolare.
Nel dettaglio, un giovane 23enne come il sottoscritto, che
sacrifica sull’altare di una forte empatia personale ed
ideologica per un coetaneo che ha la fortuna di essere(poi)
stato eletto deputato alll’ARS, la sua carica provinciale di
partito, per poter seguire ancor di più da vicino Cateno de Luca
(e le sue scelte, come un unico pacchetto), non può accettare di
non essere entrato nemmeno marginalmente nel vivo delle proposte
del Movimento “Sicilia Vera” in ordine alla composizione di una
squadra che su S.Teresa di Riva (ma anche altrove) rispecchiasse
quei valori tante volte gridati e bagnati dalle lacrime sui
palchi di mezza provincia.
Questo poteva anche essere un aspetto del gioco, a meno di non
avere in qualche cassaforte, un documento od una certezza,
capace di attestare in modo inequivocabile la propria
cooptazione (in forte anticipo) per una prossima tornata
elettorale, come quella provinciale, in vista della quale fosse
già chiara l’ossatura di un progetto politico intessuto
esplicitamente attorno ad una candidatura. Questo documento non
esiste, o non ne conosco l’esistenza.
Sono stati di colpo messi nel dimenticatoio tutti quei passaggi,
invero qualcuno anche doloroso, dal punto di vista umano, come
dignità ma anche con significative cointeressenze patrimoniali,
che hanno mantenuto la mia persona e la miaazienda familiare
sempre e comunque a fianco dell’On.le De Luca, spesso a costo di
rinunce e bocconi amarissimi da mandar giù.
La nota conclusione dell’avventura elettorale santateresina, mi
lascia la coscienza a posto, e qualche bellissima amicizia che
si è rivelata più “Vera” della Sicilia che stavamo portando nel
simbolo, più “Vera” addirittura di parentele e comparanze, non
ultima quella maturata con il candidato Nino Bartolotta, sempre
presente agli incontri con i cittadini e le forze sociali da me
organizzati, contrariamente a chi ha continuato a snobbarli
intessendo strategie imperscrutabili e sicuramente spesso non
condivise da quella che doveva essere la sua squadra.
Una forza d’opinione, popolare e sociale, ideata e voluta dal
“basso”, dopo aver creato il miracolo dell’affermazione nelle
ultime Regionali, non può predicare il “nuovo” utilizzando
metodi e strategie che di nuovo hanno ben poco, non ultima la
perdita di vista dei valori dell’uomo in sé, quando i momenti
delle scelte politiche divengono caldi ed occorre la maggior
parte di lucidità possibile.
Chiarito ciò, mio malgrado, faccio presente alla comunità dei
media locali, all’opinione pubblica, alle forze sociali,
culturali, economiche e di volontariato operanti sul territorio,
che a far data da oggi, intendo
prendere chiare distanze dalle posizioni dell’On.le Cateno De
Luca, dalla sua “Associazione” chiamata “Sicilia Vera”,
virgolettata tenendo conto che ormai, esprimendo anche liste
elettorali, si muove con i pregi ed i difetti (soprattutto,
ahimè, questi ultimi) di un vero partito a caccia di un suo
“posto al sole”, rientrando, negli effetti nel movimento
originario del Movimento per Le Autonomie di Raffaele Lombardo,
in attesa che si delinei un diverso cammino politico sia per il
sottoscritto, che per il gruppo di amici che, malgrado tutto,
hanno continuato a supportarlo.
Quanto,
per opportuno chiarimento sulle azioni future che queste ultime
sigle intenderanno improntare sul territorio jonico.
Claudio Zagami
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