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Comunemio.it: CRONACA

Mandanici - Il Consorzio energia alternativa e lo stabilimento per il biodiesel

L’idea di una energia alternativa, per ridurre l’inquinamento e l’immissione nell’atmosfera di scorie nocive alla salute dell’uomo, diventa sempre più motivo di approfondimento e di ricerca per i governi di tutto il mondo. Anche Mandanici, piccolo comune della riviera ionica, vuole dare il suo contributo e lo fa attraverso la costituzione del «Consorzio per la gestione in forma associata del servizio di studio, ricerca, consulenza e assistenza per l’accesso e lo sfruttamento di forme di energia alternativa». Il progetto, fortemente voluto dal consigliere comunale Peppino Briguglio di Forza Italia, è stato finanziato nel 2006 dall’allora assessore all’Industria Antonino D’Aquino. Costituito tra i vari comuni del comprensorio ionico, Mandanici comune capofila, il Consorzio ha dato il via a iniziative di ricerca e incontri internazionali, che hanno impegnato particolarmente il consigliere Briguglio e gli altri componenti il Consiglio d’Amministrazione.

Incontro con l'Università di Malta
A questo proposito una delegazione, composta da Giuseppe Briguglio, sindaco di Mandanici e presidente del consorzio, dai consiglieri d’amministrazione Peppino Briguglio, Carmelo Urso e Alessandro Giannetto, dall’assessore Mimmo Arizzi e dal direttore generale del consorzio Carlo Mastroeni, si è incontrata con esponenti della facoltà d’Ingegneria dell’Università di Malta, nonché con il Consiglio nazionale delle ricerche maltese e con i massimi vertici di una azienda specializzata nella produzione di biodiesel ( carburante derivato da oli vegetali, anche esausti) con lo scopo di fare uno studio sull’utilizzo del biodiesel da usare come carburante per automezzi in sostituzione del tradizionale diesel derivato dal petrolio.

Trasformare gli oli esausti in carburante
La delegazione di Mandanici si è voluta recare sul posto per carpirne da vicino i segreti, comprenderne l’innovativa trasformazione, al fine di dare il via nel territorio collinare a uno stabilimento atto a riciclare gli scarti degli oli alimentari e trasformarli così in combustibile per auto. «Per quanto riguarda l’approvvigionamento degli oli» dice il vicepresidente Peppino Briguglio «diventa importante il riciclaggio, dal momento che ci troviamo in un territorio in cui la ristorazione è un settore molto sviluppato e produce quantità elevate di oli esausti che, immessi “normalmente” nella rete fognaria, creano non pochi problemi alle condotte e all’ambiente. Si spera, quindi, che queste iniziative possano concretizzarsi positivamente nell’intero comprensorio ionico, sia in termini ambientali che lavorativi».

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